sabato 7 luglio 2012

Mangiare in treno


Oggi come da previsione, parliamo un po' del mangiare in treno. Dopo i primi anni, nei quali la ferrovia era in fase embrionale, quindi i viaggi erano molto brevi; il treno si è diffuso. La diffusione di questo mezzo di trasporto, l'aumeto dei passeggeri, ha reso necessario l'alzamento del comfort a bordo dei convogli. Vediamo così che i vagoni assomigliano sempre di più a come li conosciamo noi oggi, non assomigliano più a carrozze trainate da cavalli. In questo periodo vediamo l'introduzione del vagone ristorante.

Non so se avete mai visto il film Assasinio sull'Orient Express, quello con David Suchet, in una scena, avviene una conversazone in un vagone ristorante. Ecco, quello era il vagone ristorante come lo intendevano a quell'epoca. Allora venivano serviti piatti molto sostanziosi, in piatti di ceramica. Le pietanze, erano di altissima classe, paragonabili ad un ristorante di lusso. Il pranzo, o la cena, venivano serviti al tavolo del vagone, da camerieri in guanti bianchi. Questo era il massimo che si poteva trovare, negli altri treni di categoria inferiore, il vagone esisteva, ma era meno sfarzoso. Il concetto, però, era il medesimo. Con l'evolversi della ferrovia, gli spotamenti in treno, non venivano visti più parte complementare del viaggio, ma veniva, e viene tutt'ora visto, come parte non apprezzata e che deve essere il più breve possibile. Vediamo quindi che il concetto di vagone ristorante rimane sempre lo stesso, ma la sfarzosità e la classe svaniscono. Vengono serviti pasti di qualità non sempre altissima, ma piuttosto, si cerca di servire pasti più veloci e leggeri.

Arriviamo ai giorni nostri, in Italia, è avvenuta una sorta di eliminazione del servizio di ristorazione. Sui treni Intercity, il vagone ristorante viene eliminato e sostituito da carrellini mini-bar. Sui vecchi Eurostatcity, il vagone ristorante è stato sostituito da un area con distributori automatici, tra l'altro mai entrati in funzione. Questo per quanto rigurda Trenitalia. Ma è stata la politica giusta? Stando a vedere, la risposta dei consumatori non è stata delle migliori, difatti, almeno sui treni FrecciaBianca sono stati implementati dei Corner Bar.

Per quanto riguarda i treni ad alta velocità, nel FrecciaRossa, il vagone ristorante c'è ed offre un servizio bar e di ristorazione al tavolo. Un pasto costa intorno ai 32€. Con l'introduzione del FrecciaRossa con quattro livelli di servizio, che già conosciamo, era stato vietato l'ingresso ai possessori di un titolo di viaggio Standard, al vagone ristorante.  Questa regola, dopo numerose proteste, è stata eliminata. Nel Frecciargento, accade la stessa cosa.

Veniamo alle compagnie private, per NTV, con il suo .Italo, che conosciamo e che recensiro fra qualche tempo, la politica è quella aeronautica, pasto al posto per i soli viaggiatori degli ambienti superiori. In Arenaways, negli Intercity Milano-Torino, che speriamo ritornino presto, esisteva la corrozza Unica, un centro servizi, dove era possibile acquistare prodotti bar e del supermercato, per fare una sorta di spesa.

All'estero invece, quesa politica aeronautica non è in uso, in treno quasi sempre c'è un vero vagone ristorante.

Voi, cosa preferite?

1 commento:

  1. In Italia siamo sempre ultimi in innovazione. Capisco che un carrozza ristorante che serva piatti espressi abbia dei costi altissimi,ma una carrozza con self-sevice sarebbe gradita ed auspicata dai viaggiatori a lunga percorrenza. Mha..,quando avremo dei manager in grado di capire?


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